Le lenticchie sono un legume tipico della dieta mediterranea, nutriente e altamente digeribile. Le lenticchie secche si trovano tutto l’anno e sono l’ingrediente essenziale in moltissime ricette come zuppe, minestroni e burger vegetali. È consigliato il consumo regolare a chi sta seguendo una dieta ipocalorica, poiché riduce la fame e aumenta il senso di sazietà.
Come cucinare le lenticchie? Una volta risciacquate, le lenticchie vanno versate in una pentola a fondo spesso, ricoperte di acqua e portate ad ebollizione. Dopo l’ebollizione la cottura delle lenticchie può procedere a fiamma molto bassa. È possibile aggiungere sale e pepe a fine cottura.
Storia del prodotto:
Le lenticchie sono i semi della pianta Lens culinaris della famiglia delle Leguminose, pianta annuale i cui frutti contengono due semi rotondi e appiattiti. Da alcuni studi, risulta che sono il legume più antico coltivato dall’uomo, le cui prime tracce risalgono al 7000 a.C. in Asia. Da questa zona si diffusero in tutto il Mediterraneo ove, nelle varie epoche, furono sempre consumate in abbondanza, in quanto questo piatto sostituiva facilmente un pasto completo, migliorando le condizioni di salute e quindi la resistenza alle malattie. Oggi sono coltivate in tutto il mondo, nelle numerosissime varietà. Principalmente, distinguiamo varietà a semi grandi di colore giallo o verde coltivata nell’America settentrionale e meridionale e varietà a semi più piccoli, di colore arancione, rosso o marrone, coltivate nel Bacino del Mediterraneo, in Medio Oriente e in India. Le lenticchie coltivate in Italia sono fra le più pregiate al mondo. L’alto potere nutritivo ed energetico è dato dalla presenza di proteine, carboidrati, ferro, fosforo, fibre, Sali minerali e vitamine del gruppo B. Inoltre, hanno proprietà antiossidanti e sono utili per migliorare i processi di memorizzazione, il funzionamento del sistema nervoso, dell’apparato intestinale e per tenere sotto controllo il livello del colesterolo. La coltivazione è oggi affidata ad alcune aziende agricole selezionate, tutte localizzate nell’area dell’altopiano ibleo, i cui terreni sono vocati alla produzione della fava cottoia.